Chi di noi oramai non sa riconoscere in maniera impeccabile, seppure da lontano, la suoneria del proprio telefono cellulare e in particolar modo se personalizzata?
A quanto pare una suoneria può dire davvero molto di noi, se si è tipi allegri o malinconici o se solitamente si ascolta un genere musicale piuttosto che un altro, ma mai si era pensato che una suoneria potesse in qualche modo “accendere” il cervello in modo univoco, ovvero come quando veniamo chiamati per nome.
Strano..molto strano seppure vero!
Tale conoscenza è giunta fino a noi da un interessante studio condotto da un team di esperti appartenenti all’ università di Lipsia, in Germania, capitanato da Anja Roye che ha deciso di sottoporre ben 12 volontari ad una serie particolare di test psico-fisiologici basati proprio sull’effetto che il suono della suoneria produce sul cervello.
Il metodo della ricerca è stato in apparenza molto semplice, difatti, una volta registrate le suonerie degli intervistati venivano fatte “Suonare a Random” (ovvero in modo casuale) per poi valutare la reazione delle persone sottoposte ai test attraverso la registrazione delle attività neurali.
Tramite una serie di semplicissimi test, i ricercatori sono stati in grado di dimostrare che le aree de cervello adibite all’audio e al recupero della memoria hanno manifestato una fortissima attività neuronale (simile a quella derivata dall’ascolto del proprio nome) proprio nel momento in cui veniva a verificarsi l’ascolto della proprio suoneria la quale riusciva a scatenare la mobilitazione di un grosso numero di neuroni.
Insomma è il caso di dire che la suoneria è una sorta di “campanello” oramai così familiare che può essere accostata alle reazioni prodotte dall’ascolto del proprio nome.. A nostro avviso si direbbe alquanto inquietante!
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