Contro l’uso dei cellulari durante le lezioni la preside dell’istituto tecnico industriale “Giovan Battista Pittoni” di Conegliano ha deciso di usare il braccio duro e di arrivare al al sequestro ed alla vendita all’asta dei telefonini.
Per scoraggiare l’uso del telefono cellulare nelle ore di lezione il preside dell’istituto tecnico industriale ’Giovan Battista Pittonì, di Conegliano, Giovanni Fontana, ha introdotto un metodo di repressione che può arrivare al sequestro ed alla vendita all’asta degli apparecchi.
L’iniziativa è stata descritta oggi dallo stesso responsabile della scuola. Qualora uno studente sia colto con il cellulare acceso nelle ore di insegnamento il dispositivo è da ritenersi sequestrato. Se recidivo lo stesso è requisito e restituito solo ai genitori del contravventore. Alla terza violazione, però, non c’è istanza che tenga. Alla fine dell’anno scolastico è previsto sia organizzata un’asta pubblica per l’assegnazione al miglior offerente dei cellulari degli irriducibili.
Fonte: lastampa.it