Con sempre maggiore frequenza si assiste ad una sorta di vera e propria invasione di messaggi spam nelle nostre caselle di posta elettronica, un motivo di disturbo e insofferenza, questo, per centinaia di utenti; tanto che Autorità Garante per la privacy ha reso noto di aver intimato a cinque società operanti sul territorio di procedere all’interruzione dei vari procedimenti inerenti al trattamento illecito dei dati personali degli utenti attraverso sistemi automatizzati in grado di estrarre e lavorare gli indirizzi pubblici attraverso le Pagine Gialle.
Difatti (andando perfino contro la legge) le società che utilizzano tali sistemi non richiedono l’esplicito consenso da parte degli interessati.
Scatta quindi, da parte del Garante per la Privacy, un nuovo giro di vite volto a colpire sia il marketing disinvolto che l’ormai fastidioso fenomeno dello spamming che oramai intasa nel nostre caselle di posta elettronica attraverso l’invio di messaggi promozionali mai richiesti.
In questo quindi, le società coinvolte non dovranno più agire a danno degli utenti tramite invio di nuovi fax o e-mail a scopo promozionale, in quanto la violazione comporterebbe sanzioni penali e pecuniarie.
Inoltre, è stato altresì sancito che i dati di un cliente a cui non è corrisposto esplicito consenso non possono essere riutilizzati solo perché magari l’utente ha acquistato un bene e lo si ricontatta per presentargliene un altro.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.