I servizi e la filosofia di Google stanno mettendo radici ovunque, nell’informatica e nell’elettronica di consumo, e il prossimo passo sarà conquistare il cuore stesso dei pc: il sistema operativo. La sfida a Windows di Microsoft arriva così all’estremo.
Acer ieri ha annunciato il primo computer di massa che utilizza Android, il sistema operativo open source ideato da Google. Uscirà entro settembre e sarà un netbook, un pc molto economico e leggero, della gamma Aspire One. Acer non ha ancora annunciato il prezzo, ma aggiunge che sarà più economico degli attuali Aspire One. Secondo alcuni analisti di settore (come quelli di Ovum), dovrebbe costare intorno ai 200 dollari.
Monterà sia Android sia Windows Xp, permettendo agli utenti di passare da uno all’altro. Acer non è la sola a puntare su Android nei pc, anche se questo è il primo annuncio ufficiale da parte di uno dei principali produttori di pc. Secondo voci di corridoio, anche Dell si sta preparando a lanciare un pc con Android, mentre HP sta facendo test su alcuni modelli. Un pc basato solo su Android è in arrivo anche da Skytone, un produttore cinese.
Del resto, Android è gratis, mentre un produttore deve pagare a Microsoft 20 dollari ogni volta che monta Windows Xp su un pc. “Ci aspettiamo che Android occupi un mercato di netbook molto economici, a circa 200 euro; non quelli di livello più alto, a 400 euro, dove per ora Windows Xp domina e dopo sarà terra di conquista di Windows 7, successore di Vista”, spiega a Repubblica. it Laurent Lachal, analista di Ovum.
Android sbarcherà su vari prodotti: sui Mid (Mobile internet device), computer tavoletta basati su una piattaforma Intel. “In generale, offriranno agli utenti un’interfaccia più semplice, più simile a quella di un pc, e faranno attecchire i touchscreen anche nel mondo pc economici”, dice Lachal. Adesso ad avere schermi touch, simili a quello dell’iPhone, sono solo computer di fascia medio-alta.
Android si diffonderà soprattutto sui cellulari intelligenti (smartphone). Google ha annunciato che ci saranno entro fine anno una ventina di nuovi cellulari con Android. Per ora ci sono solo quelli di Htc (offerti in Italia da Tim e Vodafone), ma ci lavorando anche Motorola, Samsung, Acer, tra gli altri. Sono tutti touchscreen e ottimizzati per la navigazione internet e l’uso di applicazioni web (come quelle Google, ma non solo).
Secondo Strategy Analytics, le vendite di cellulari Android cresceranno del 900 per cento nel 2009, anno quindi del loro decollo effettivo. Google sarà quindi una spina nel fianco di Microsoft in nuovi promettenti mercati. Quello degli smartphone crescerà del 18,7 per cento (per unità vendute) nel 2009. Sarà quindi come un salvagente per il pericolante mercato cellulari, che è calato del 9,1 per cento nel 2008 (e ancora di più nel primo trimestre 2009 rispetto al primo del 2008). Qui Microsoft si batte da anni con il suo sistema Windows Mobile, che ancora però non è riuscito a farsi apprezzare dagli utenti non business.
La quota di mercato di Android, secondo Ovum, supererà quella di Windows Mobile entro il 2014, anno in cui sarà intorno al 18 per cento. Ruberà quote anche al sistema più diffuso sui cellulari, il Symbian di Nokia, il quale resterà però leader, con il 43 per cento nel 2014, contro l’attuale 58 per cento.
È del resto un momento propizio per i sistemi open source in generale, nei dispositivi dell’elettronica di consumo. Intel, il principale produttore di chip al mondo, a maggio ha annunciato la nuova versione dei sistema Moblin (basato su Linux), che sarà a bordo di vari dispositivi, come i Mid. Punti di forza dei sistemi open source, rispetto alle attuali versioni di Windows, sono il costo nullo di licenza, il fatto di essere una piattaforma aperta (il che incoraggia l’impegno della community di sviluppatori e quindi l’arrivo di tante applicazioni), e la leggerezza del sistema. Tutti aspetti che facilitano la diffusione di questi sistemi su dispositivi meno potenti (e più mobili) dei pc tradizionali.
Il momento è ideale per scommettere su queste alternative, per almeno due motivi. La crisi economica rende più interessanti i pc low cost. Il fenomeno cosiddetto della “consumerizzazione dell’informatica” (sua diffusione presso tutte le fasce della popolazione) fa da sprone a prodotti diversi (più semplici) dai computer tradizionali e che sono a cavallo con il mondo dell’elettronica di consumo (smartphone, netbook, Mid).
Fonte: Repubblica.it