Tanti telefoni, un solo auricolare wireless. I nuovi Savi Office e Savi Go, auricolari senza fili di Plantronics, nascono per gestire le telefonate con il telefono fisso, il cellulare e il programma VoIPinstallato sul computer. Sì perché, come dice Philip Vanhoutte, managing director area EMEA di Plantronics, “abbiamo tanti dispositivi che oggi fungono da telefono ma abbiamo solo due orecchie e una bocca“.
Se è vero che la “unified communication” è l’evoluzione del modo di comunicare dello smart worker – il “lavoratore intelligente” che trasforma i propri spazi di lavoro in base alle proprie esigenze di efficienza, produttività e qualità del tempo -, allora c’è bisogno di nuovi dispositivi in grado di convogliare il flusso di informazioni in arrivo dai differenti canali di comunicazione: telefoni fissi, cellulari, sistemi Voice over IP, e-mail, instant messaging.
E i nuovi Plantronics Savi sono fra questi. Il Savi Office nasce, come dice il nome, per l’ufficio ed è compatibile con le più diffuse soluzione di unified communication, tra cui quelle di Avaya, Cisco, IBM e Microsoft ma anche con Google Talk e Skype. È in grado di gestire telefonate e videoconferenze ma anche lo streaming multimediale e l’ascolto musicale. Per passare da un telefono (o dispositivo telefonico) all’altro è sufficiente un tasto. Oltre alla funzione di switching c’è anche quella che consente all’utente di mixare le diverse chiamate, grazie al software PerSono Suite, incluso in confezione. La portata massima della radio wireless è di 100 metri. La qualità audio è assicurata dalla tecnologia DECT.
Savi Go è invece pensato per le esigenze business in mobilità. Consente infatti di unificare le comunicazioni tra PC e telefono cellulare, grazie a un adattatore Bluetooth con raggio d’azione di 60 metri.
È disponibile in due versioni: una ottimizzata per Microsoft Office Communicator 2007 e l’altra per le altre soluzioni di unified communication.
Plantronics è dunque pronta a dare il proprio contributo nel ripensare il mondo del lavoro in ufficio, soprattutto in un periodo di crisi economica come questo. “La comunicazione unificata – dice Vanhoutte – ha una serie di benefici, fra cui quello di contenere i costi“. L’ufficio non è il posto adatto per ogni esigenza lavorativa, la unified communication può costituire il trampolino di lancio per nuovi stili e metodi di lavoro, fra cui naturalmente il telelavoro. L’azienda deve mutare la propria visione del dipendente: con il contratto di lavoro non affitta un “corpo” ma un risultato e le competenze necessarie a ottenerlo.
Fonte: Cellulare-magazine.it
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