Ormai anche le tradizioni più antiche, le leggende più paurose, le storie legate alle tradizioni, che si tramandano da generazioni, convivono con le nuove tecnologie.Ci si riferisce, in questo caso, al mostro di Loch Nes
Un tempo i fotografi professionisti cercavano di immortalarlo, attraverso lunghi stazionamenti, della durata di diversi giorni, sulle rive del famoso lago, in Scozia.
Ma oggi, in un’epoca in cui ogni cellulare è dotato di una fotocamera performante, è tutto più semplice, anche immortalare il celebre mostro: uno sportivo che stava navigando col suo kayak nelle acque del lago si è imbattuto nel mostro e gli ha scattato una foto .
In realtà il mostro non è il più famoso “Nessie”, ma una versione inglese dello stesso, che secondo gli abitanti della zona vive nelle acque del lago Windermere.
L’immagine è stata definita autentica dagli esperti del Farnell’s Laboratory di Lancaster, anche se la bassa risoluzione non può escludere un successivo intervento con Photoshop.
Il fotografo, Tom Pickles, afferma di aver visto un animale lungo “tre automobili”, che è emerso e lo ha fissato per una ventina di secondi. “Ero terrorizzato, e appena l’ho visto sono tornato indietro”, afferma Pickles, e aggiunge: “All’inizio pensavo che fosse un cane, ma poi ho visto che si muoveva alla velocità di 10 Mph (circa 16 Km/h), e nuotava molto velocemente”.
Questo è un motivo in più per avere il proprio smartphone sempre con sé: non farsi sfuggire mai nessuna occasione per immortalare un momento indimenticabile, neanche l’incontro ravvicinato con un mostro.