E’ da tempo che si sta analizzando il problema del controllo dei dispositivi elettronici, soprattutto per i dispositivi cellulari, introdotto dai produttori stessi a discapito dei consumatori. In molti telefoni sono state introdotte delle funzionalità principali che isolano totalmente l’utente proprietario.
Tutto questo è possibile grazie alla attuale natura tecnologica, che racchiude, in un semplice cellulare, risorse e potenze di calcolo capaci di eseguire attività nascoste senza che il proprietario se ne accorga (esempio la memorizzazione e il controllo delle attività che si svolgono più frequentemente), dando la possibilità ai fabbricanti di sfruttare tali dati per fini propri.
Questa realtà è emersa mediante la Motorola. Infatti quest’ultima ha acquisito una azienda che si occupa di sviluppare software per la sicurezza dei telefoni cellulari. Il nome di tale azienda è rivelatore del proprio scopo all’interno della struttura Motorola. L’azienda è la 3LM, acronimo di “Three Law of Mobility” (Le Tre leggi della Mobilità). Il riferimento alle Tre leggi della Robotica di Isaac Asimov è molto evidente.
Quindi la 3LM ha riformulato le tre leggi valide per i robot che siano valide per i cellulari, ma anche per tutti gli altri dispositivi elettronici dotati di una piccola intelligenza (cosa oramai presente su tutti).
Di seguito la riformulazione delle leggi di Asimov:
1. Un cellulare deve proteggere il proprietario da minacce esterne
2. Un cellulare deve proteggere la propria esistenza, integrità e funzionalità
3. Un cellulare deve obbedire agli ordini del suo proprietario
I contenuti sono ovviamente simili delle a quelli delle tre leggi della robotica, ma è allo stesso tempo ovvio che la terza legge è in contraddizione con la seconda. Tradotto in semplici parole, infatti, il cellulare protegge prima se stesso e solo in seguito, forse, può obbedire agli ordini del proprio proprietario, che crede di esserne il padrone.
Non si tratta di un allarme, ma di un invito a riflettere sul fatto che l’utilizzo di ogni apparecchio cellulare può essere controllato e può quindi essere fonte di informazioni che non è detto siano usate a vantaggio del consumatore.
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