Quando si subisce il furto di un telefono, si sa che l’obiettivo principale non è certo curiosare negli SMS, ma piuttosto venderlo sul mercato nero. Per questo è importante che tutti usino il codice IMEI per rendere almeno inutilizzabile la refurtiva, anche se non tutti sanno come fare e di cosa si tratta.
Un caso recente di cronaca, però, fa ben sperare, perché in questo caso i furfanti sono stati scoperti e hanno pagato.
La Polizia delle Comunicazioni di Bologna ha scoperto, infatti, un traffico illegale di iPhone rubati, che venivano poi rivenduti su Internet a prezzi d’occasione.
L’indagine era partita in seguito a diverse denunce per beni per un valori di circa 20.000 €, bottino che comprendeva anche un iPhone 4. Il furto aveva coinvolto un ufficio del noto corriere DHL Express Italy. Le forze dell’ordine si sono così organizzate per una serie di perquisizioni, che poi avrebbero visto coinvolti alcuni dei corrieri dipendenti dell’azienda. Nelle case dei corrieri sono stati trovati numerosi iPhone, hard disk esterni e altri apparecchi tecnologici per un valore di diverse migliaia di euro. Gli oggetti venivano messi in vendita su Internet a prezzi completamente fuori mercato verso il basso.
Alla fine sono state denunciate otto persone: due corrieri, tre complici responsabili dei siti Internet e tre compratori accusati di acquisto incauto di merce rubata. Gli accusati sarebbero stati immediatamente denunciati e ora si attendono sviluppi nella vicenda.
Per questo bisogna sempre stare attenti: mai fidarsi delle occasioni troppo vantaggiose su Internet, perché spesso si tratta di merce di dubbia provenienza. Un iPhone usato, anche vecchio, difficilmente può costare meno di 200 € perciò bisogna sempre ricordate che su Internet è necessario usare sempre molto più buon senso che negli acquisti in negozio.