Su pressione dei paesi membri scandinavi l’Unione Europea ha fatto marcia indietro sull’introduzione di dazi per gli smartphone provenienti da paesi extraeuropei. La proposta, accolta dalla Commissione su spinta di Germania e Olanda lo scorso dicembre, puntava a riclassificare un buon numero di telefoni come dispositivi multifunzione, cosa che avrebbe portato ad una sovrattassa del 14% sui prodotti con capacità televisive e del 3, 7% su quelli capaci di navigare in Internet e dotati di Gps.
La riclassificazione aveva incontrato la forte opposizione dei consumatori così come dei produttori. Questi ultimi erano preoccupati che l’aumento dei dazi si sarebbe potuto estendere anche a computer e sistemi di navigazione mobile che hanno al loro interno componentistica evoluta proveniente dai paesi extra Ue.
Fonte: lastampa.it