Debutta il primo cellulare al mondo con l’omologazione “IP-67”, uno standard che indica che il telefono resiste perfettamente all’acqua, polvere, sporco, urti e cadute. E che regala prestazioni mai viste prima: può essere immerso fino a una profondità di un metro per 30 minuti e resiste alla pressione di 75kg/cm2 e a temperature variabili da -20 a 55 gradi.
Non solo: il telefono può essere lanciato infinite volte da un’altezza di due metri, ha super altoparlanti per l’uso in ambienti estremamente rumorosi e una batteria che può lasciarlo acceso per due mesi e che regala 18 ore continue di conversazione.
Tutto qui è stato studiato per durare all’infinito. Perfino la tastiera è stata progettata per essere usata con guanti (altrimenti a meno venti gradi una telefonata potrebbe costare l’uso delle dita…) ed è stata testata con oltre 500.000 invii per tasto.
L’idea di costruire questo telefonino-monstre è della Land Rover che, in collaborazione con la Sonim Technologies, ha messo a punto l’S1, un cellulare fatto apposta per funzionare – come le famose 4×4 inglesi – nelle situazioni più difficili. La Land Rover è talmente sicura del suo prodotto che, oltre a proporre una garanzia incondizionata di tre anni, ha legato quattro cellulari sui cerchi in lega di un suo fuoristrada. Poi ha lanciato il 4×4 in un durissimo percorso fatto di salti, buche e guadi, per poi staccare i cellulari dalle ruote e usarli per normali telefonate (fatte da un tester immerso nel fango, tanto per rimanere in tema).
Un debutto insomma scenografico, che è ancora più incredibile se poi consideriamo che l’S1 è tutt’altro che rozzo: ha una fotocamera da 2 mega-pixel con flash incorporato, luce della torcia, radio FM, slot di memoria 2GB, Java, navigazione WAP tramite Opera Mini browser WAP e Bluetooth.
Il tutto per un prezzo di 355 euro, anche se – almeno per ora – l’S1 è in vendita solo in Inghilterra, la patria della Land Rover.
Fonte: aetnanet.org